Partita nel mese di febbraio a Recanati la prima sperimentazione di residenza artistica, a cura dell’Associazione di promozione sociale Whats Art, grazie all’appoggio del Sindaco Antonio Bravi e dell’Assessora alle Culture di Recanati Rita Soccio e alla collaborazione del Circolo Ricreativo B. Gigli di Castelnuovo, che ospita l’iniziativa.

Siamo molto felici di questa esperienza di residenza d’artista nel quartiere di Castelnuovo che si sta caratterizzando sempre di più come un luogo di eventi culturali. –  ha dichiarato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio – Le Residenze rappresentano un’occasione straordinaria per far incontrare l’arte con le realtà locali per una reciproca conoscenza e scambi di idee. Attraverso le residenze si possono valorizzare gli artisti emergenti e allo stesso tempo costruire una identità culturale condivisa che fa bene a tutta la comunità. Spero che questo sia solo l’inizio di una serie di esperienze simili da realizzare insieme alle associazioni, al comitato e al quartiere.”

Una residenza artistica è uno spazio in cui gli artisti possono far crescere le loro idee e sviluppare i propri progetti, un contenitore “esclusivo”, in cui possono dedicarsi a tempo pieno alla realizzazione di un prodotto artistico, dal concepimento dell’ispirazione fino al confezionamento vero e proprio.

L’input è venuto dall’artista Damiano Massaccesi, con cui Whats Art collabora ormai dal 2017, proprio a testimonianza di come l’associazione sia sempre disponibile a creare sodalizi artistici e di quanto sia sempre pronta ad assecondare nuovi stimoli e nuove sfide. L’obiettivo di Damiano è quello di concludere la scrittura del suo nuovo spettacolo per poi allestirlo scenicamente e prepararlo per la sesta edizione di Art Festival, in programma l’8, 9,10 luglio nel centro storico di Recanati. Come tappa intermedia, è prevista un’anteprima, che probabilmente verrà realizzata in primavera, proprio presso il circolo B. Gigli che ospita la creazione. E non poteva esserci location migliore, dello storico “Dopolavoro di Castelnuovo”, che con i suoi cento anni lascia ancora trapelare i trascorsi “ricreativi”, finalizzati a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori. Una valenza, quella terapeutica, che l’arte continua ancora ad esercitare e che da sempre guida Whats Art nelle sue scelte.

Creare una residenza artistica, che aspetta di essere riconosciuta come istituzione culturale di riferimento per la produzione e la promozione dell’arte contemporanea, ha secondo Whats Art molteplici vantaggi: serve all’artista per entrare di più nei processi sociali territoriali e per dare dignità al suo lavoro; serve all’associazione, che in questo mondo amplia la sua visione, contribuendo alla promozione dell’arte anche da un punto di vista della fase creativa; serve alla città, che ritrova spazi poco vissuti e dà prova concreta di “buona ospitalità”; serve alla “causa dell’arte”, che sa resistere agli “urti della vita”, rinnovandosi e replicandosi in forme sempre nuove.

Questa prima esperienza potrà essere seguita da altre, includendo magari workshop in grado di coinvolgere di più il pubblico e artisti esordienti o cercando sinergie con le realtà che stanno nascendo proprio a tutela e promozione del settore.

Seguici su:      Facebooktwitterinstagram

Condividi con: Facebooktwitterpinterestlinkedintumblrmail