Biografia

Inizia la sua formazione a 15 anni con corsi di teatro mimo giocoleria con Yves Lebreton, David Larible, Stephan Sing, Lorenzo Crivellari . Insieme a Mirco Bruzzesi, creo la compagnia l’Abile Teatro nel 2014 (www.labileteatro.it). Nel 2015 iniziamo lo studio sull’errore presentando HappyMistakes al bando/vetrina GAME3 promosso da AMAT e MARCHE SPETTACOLO e vincendo il premio del pubblico.
Nel 2018 “Mago Per Svago” è il nuovo spettacolo della compagnia e oggi conta oltre 300 repliche nei festival di Portogallo, Olanda, Germania, Polonia e Italia. Nel 2020 la performance di circo digitale “Who Is The Stranger?” viene selezionata e premiata da AMAT e
Regione Marche in “Marche Palcoscenico aperto”. Nel 2021 iniziamo la produzione di “Legami”, spettacolo incentrato sulla manipolazione
della corda di canapa, vincendo il premio Trampolino dell’Ass.Circo Contemporaneo Italiana. Nello stesso anno vengo selezionato nel progetto CirkAround come operatore di circo e in Bra-vo dalla compagnia El-grito e con Espace Catastrophe (BE).

Spettacolo: “String – Assolo per uomo e corde”

Un’ ode alla liberazione da quei pesi,
dalle possibili scelte non fatte al
pari di quelle che invece abbiamo
deciso di seguire.
Un impegno a godere del momento in
completa presenza, leggeri del passato
e con lo sguardo aperto all’orizzonte

L’intuizione
Jesi, la sua città d’origine, era il luogo dove dal ‘800 si producevano corde a mano. Di questa tradizione artigiana resta un ultimo cordaio in città, Pietro Montesi. Ultra novantenne, ma con mani ancora capaci di intrecciare corde. Obiettivo della creazione è creare uno spettacolo basato interamente sul concetto di “filo” e sulla visione materiale dello stesso in scena. Filo come elemento di guida, come strumento di giocoleria, come unione e creazione di una comunità e come visione poetica. Un unico elemento che avesse proprio la duplicità delle visioni chiuse in se: unione e divisione, affinità e costrizione, sinuosità e forza. Uno studio poetico prima, e tecnico poi, che ha reso necessario uno sviluppo di nuove tecniche circensi, uniche dell’attrezzo “corda” con la sue caratteristiche.
La sperimentazione
La manipolazione straordinaria di un oggetto ordinario, ha spinto a svilupparne prese,lanci, sospensioni e schemi ritmici del tutto nuovi, a partire dal background di giocoleria. La narrazione fatta da Pietro durante l’intervista, non poteva infine che far da colonna sonora.
Una storia che parte dal racconto di una comunità e che vuole tornare al pubblico coinvolgendolo e collegandolo attraverso i fili usati in scena come parte attiva e consapevole, nel sostenere una rete che sorregge lo strumento, trasmettendone vibrazioni e sensazioni comuni e creando così un senso di presenza al qui e ora.

Durata: 25 minuti